Giornata internazionale contro la violenza sulle donne
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Direttore: Alessandro Plateroti

Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: come può difendersi la vittima?

Una donna vittima di violenza con la mano davanti alla faccia

Ogni giorno i media danno notizia di episodi di violenza sulle donne e i femminicidi non accennano a diminuire e, per la maggior parte, avvengono tra le mura domestiche.

Prima di sfociare nel femminicidio, i segnali di pericolo per la donna sono molteplici ma spesso sottovalutai o, addirittura, non colti, eppure – sostiene la Dottoressa Alessandra Kustermann, celebre ginecologa e presidente dell’associazione Svs Donna Aiuta Donna – sono inequivocabili.

Kustermann, attraverso un’opera di sensibilizzazione che comincia dalle scuole, indica quali sono i nove indicatori che debbono mettere in allarme:

  1. indifferenza: quando la donna non fa quello che le viene richiesto, l’uomo la punisce ignorandola;
  2. ricatto affettivo: “o fai come dico io o ti lascio”;
  3. umiliazione: alla donna viene detto di non valere nulla da sola; 
  4. manipolazione: progressiva sottrazione della liberta;
  5. gelosia: che – sostiene Kustermann – non va mai interpretata come una forma di amore ma è espressione di mancanza di fiducia, inaccettabile sempre, a qualsiasi livello;
  6. intrusione nella vita privata: leggere i messaggi, spiare i social, chiedere le password;
  7. isolamento: allontanamento da familiari e amici dipinti come nemici;
  8. intimidazione: “se te vai ti ammazzo”;
  9. minacce di suicidio.

I segnali da riconoscere

La violenza non è solo fisica ma anche psicologica e, se taluni di questi segnali, da soli, possono sembrare piccola cosa, quando si sommano, rappresentano un pericolo imminente: riconoscerli e parlarne, con la propria famiglia, un’amica, un medico, un centro antiviolenza, può salvare la vita.

Certo, denunciare può essere difficile: la donna vittima di violenza è spesso soggiogata  e frenata dalla consapevolezza di non dispone di risorse proprie, con conseguente timore di non poter mantenere sé stessa e, se madre, i propri figli. Per fortuna i riflettori sono sempre più accessi sulla violenza economica

mano tappa la bocca di una donna
mano tappa la bocca di una donna – newsmondo.it

Consigli per le donne vittime di violenza

In concreto come deve comportarsi la donna vittima di violenza, oltre a rivolgersi a persone care, centri antiviolenza o servizi sociali

Da sola o con il supporto di questa rete deve denunciare la violenza recandosi presso le forze dell’ordine o direttamente alla Procura della Repubblica, avvalendosi eventualmente anche di un avvocato esperto: ogni Consiglio dell’Ordine fornisce il gratuito patrocinio per questi casi

E’ oggi possibile anche segnalare le violenze, eventualmente con immagini, alla polizia con la app Youpol e può essere sempre contattato il 1522, numero nazionale antiviolenza che risponde 24 ore su 24.

Il consiglio, poi è di raccogliere quante più prove possibili per dimostrare la violenza, dai messaggi, alle immagini ai referti medici.

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ultimo aggiornamento: 21 Novembre 2025 18:18

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